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Conferenza sulla Scienza Aperta a Trieste Next

25 settembre 2023

Innovazione tecnologica per la sostenibilità: dai dati alla sensibilizzazione delle comunità. Questo il titolo del convegno overbooked organizzato da NODC il 23 settembre nell'ambito di Trieste Next, il Festival della Ricerca Scientifica. Giunto alla 12esima edizione, Trieste Next 2023 ha visto la partecipazione di scienziati e professionisti di fama mondiale nel campo dell'innovazione e del trasferimento tecnologico.

Il cambiamento ambientale è visibile a tutti e l’unica via d’uscita è cambiare anche noi, nessuno escluso. Il convegno, moderato da Angela Saraò, ricercatrice in OGS, ha voluto mostrare come la tecnologia, spesso vista come la causa di tutti i mali, possa essere di grande aiuto nella gestione del cambiamento. Sono stati spiegati concetti come la Scienza Aperta, il Gemello Digitale dell'Oceano (Digital Twin of Ocean, DTO), alla base dell'innovazione tecnologica nel mondo scientifico, e i nuovi strumenti per informare e coinvolgere i cittadini, le istituzioni pubbliche e il settore privato.

“La scienza aperta è scienza fatta bene.” ha detto Valentina Pasquale, specialista nella gestione dei dati della ricerca presso l’Istituto Italiano di Tecnologia. “Si tratta innanzitutto di una rivoluzione culturale volta a promuovere il dialogo tra ricercatori piuttosto che la competizione, attraverso un nuovo sistema di valutazione della ricerca, che premierà la tempestiva condivisione dei dati riconoscendo il diritto d’autore dei ricercatori”. La ricercatrice ha descritto la scienza come una grande conversazione basata sulla condivisione di dati, di pratiche virtuose e di tecnologie open source, piuttosto che sulle pubblicazioni: immagini statiche di un utilizzo dei dati, tra i tanti possibili.

“Il nostro lavoro è garantire la reperibilità, l’accessibilità, l’interoperabilità e la riusabilità dei dati marini raccolti principalmente dalla comunità scientifica italiana”, ha affermato Alessandra Giorgetti, responsabile del Centro Nazionale Dati Oceanografici in OGS, che ha sostituito Elisabeth Kubin alla conferenza. E aggiunge: “I dati sono numeri incomprensibili se non sono ben descritti. Da dove provengono i dati? Qual è l'unità di misura? Parlano la lingua consolidata a livello internazionale? Queste sono alcune delle informazioni che devono accompagnare i dati per garantire il loro utilizzo integrato da parte degli scienziati”.

La compilazione di dati arricchiti e standardizzati è essenziale per alimentare nuovi sistemi come il Digital Twin of Ocean (DTO), che richiede una grande quantità di informazioni affidabili: i Big Data. “Il DTO consente di rappresentare un oggetto fisico, una persona o un processo contestualizzato in una versione digitale del suo ambiente.” Ha detto Antonio Novellino, responsabile ricerca e sviluppo Smart&Sustainable Cities presso ETT, aggiungendo: “I ricercatori possono utilizzare il DTO per prevedere in che modo i cambiamenti climatici e le attività umane influenzeranno gli ecosistemi marini a breve e lungo termine e mitigare gli impatti”. Raccogliere Big Data comporta un enorme sforzo scientifico sul campo, che può essere supportato da tutti i cittadini attraverso la cosiddetta scienza dei cittadini (citizen science). Si tratta dell'attività scientifica, come la raccolta di dati, svolta da persone prive di conoscenze tecniche specifiche per supportare progetti di ricerca. La Commissione europea prevede che entro il 2025 almeno il 20% dei dati di osservazione marina proverrà dalla citizen science.

Non basta conoscere il mare per salvarlo, occorre anche sentire che è parte essenziale della nostra vita. Ecco allora l'importanza di nuovi mezzi di comunicazione per sensibilizzare e raggiungere il cuore di tutti, ma soprattutto dei più giovani. “A tal fine, scienziati e creativi devono lavorare insieme”, ha affermato Federica Raffin, Account e Senior Producer di APZmedia, “per formare e informare adeguatamente le persone, anche attraverso i social media, che sono dannosi solo quando sono portatori di contenuti senza senso o, peggio ancora, di notizie false”.

Guarda la conferenza (in italiano) su YouTube !